Nelle colonne sonore dei film di Leone c'è spazio, oltre a strumenti popolari quali l'armonica o il flauto di Pan, anche per i rumori...
Non c'è dubbio, ha dato importanza anche ai suoni extra-musicali. Vorrei ricordare una sequenza nella quale Leone ha osato il massimo come regista, e cioè i primi venti minuti del film C'era una volta il West. Una sequenza priva di dialogo, di musica, in cui ci sono soltanto suoni e rumori di varia natura. In questi venti minuti, così coraggiosi, avviene qualcosa di molto importante: a poco a poco, questi rumori assumono una connotazione che astrae dalla loro funzione realistica, assumono un significato più alto, più importante, che ognuno può certamente interpretare a proprio piacimento. È un significato che da al film un attacco di straordinaria forza drammatica e costituisce un atto di grande coraggio cinematografico.